Galvanina Chinotto: Stile Dolcevita
Il Chinotto arriva sulle coste del Tirreno dalla Cina Orientale, attraverso le linee commerciali della via della seta. Inizialmente utilizzato come pianta ornamentale, per i suoi fiori bianchi, il suo frutto amaro solo in pochi riuscivano a gustarlo.
Negli anni 50 diventa una bevanda di culto, per il suo colore scuro naturale. Ma non solo: il Chinotto, insieme alla Cedrata, è uno ingrediente chiave della Dolce Vita Romana, delle vacanze di attori famosi al Lido di Venezia, nelle terrazze delle Cinque Terre in Liguria.
Galvanina sceglie per il Chinotto l’aroma naturale del frutto coltivato in Calabria, ottenuto da coltivazione biologica, impreziosito con aromi estratti da erbe. Gusto rotondo e bouquet intenso, sono queste le sue caratteristiche inconfondibili. Dissetante da solo, perfetto per accompagnare un pasto a base di pesce, ideale per un aperitivo leggero. Un grande classico che non deve ai mancare.
Seppure non sia un ingrediente tradizionale della cocktaileria classica, il Chinotto è una valida alternativa per un twist moderno: per esempio con la birra, per una shandy scura, oppure miscelato con un nocino, per una bevanda intensa e digestiva. Il celebre blog di cockteleria Difford’s Guide, celebra il chinotto in un cocktail dal nome The Persuaders, celebre serie britannica degli anni 70, che in Italia fu trasmessa con nome di Attenti a quei due. Il cocktail include, oltre al chinotto, un rum cubano barricato, un vino chardonnay, e liquore di vaniglia.
Impatto olfattivo: morbido e armonioso, il retrogusto amarognolo persiste nel palato con una finale nota dolce
Mixability: Ideale per la miscelazione con i distillati “oro”, aperitivi, amari e liquori. Perfetto per la miscelazione di aperitivi classici e long drink.